(Praga 1936 - Hrádecek 2011) scrittore e statista ceco. Esponente del movimento Carta 77, è stato tra i principali protagonisti del dissenso durante il regime comunista in Cecoslovacchia. Eletto presidente della Repubblica nel 1989, dal 1993 al 2003 è stato presidente della Repubblica ceca. I suoi esordi lo avvicinano al «teatro dell’assurdo» (Festa all’aria aperta, 1963, nt; Tanto peggio, 1983, nt). L’esperienza del dissenso informa il secondo periodo della sua produzione, cui appartengono Lettere a Olga (1983), scritte alla moglie dal carcere, e le opere teatrali Largo desolato (1984), corrosiva denuncia del sistema politico e sociale, Tentazione (1985, nt), rilettura della leggenda faustiana, Risanamento (1987, nt). Tutti i suoi lavori sono una testimonianza della crisi di identità dell’uomo nel mondo moderno. La stessa tematica si riflette nei saggi: Il potere dei senza potere (1978), L’identità umana (1984, nt), Da tutte le parti (1990, nt), raccolta di pensieri e note sulla politica, sul teatro e sulla cultura. Dal 1989 si è dedicato prevalentemente all’attività politica, della quale sono riflesso le sue ultime opere (L’arte dell’impossibile, 1997, nt).